ROVINE DI UN PASSATO PROSSIMO

Le foto di questa mostra indagano oggetti che rimangono sul territorio evocando la plurisecolare esperienza dei paesaggi dell’insediamento mezzadrile.

Un ambiente economico e antropologico collassato mezzo secolo fa dopo essere stato capace di disegnare un paesaggio fittamente abitato da case sparse e da famiglie contadine insediate negli ampi lotti della colonizzazione agraria. Oggi quei territori sono stati oggetto di una nuova e diversa diffusione insediativa segnata dai modelli del moderno capitalismo pulviscolare.

La città diffusa ha in gran parte assorbito le case isolate nella campagna riconvertendole, cercando persino di fondare nuove centralità li dove le piazze non c’erano mai state. In altri casi le storiche abitazioni sono rimaste deserte e isolate in mezzo a campi di terra coltivati con le macchine. Rimangono come residui all’interno di un paesaggio trasformato e spesso cancellato dalla complessità naturalistica e antropologica di un tempo. Sono i resti archeologici di un genere di vita scomparso.

Le foto esposte mostrano molti dei fossili di una storia passata che, come rovine isolate all’interno del paesaggio agrario, segnano una frattura nel costume dell’abitare e un’attenzione romantica per la ricerca del tempo perduto.

Moreno Baccichet – Legambiente