LUIGI GHIRRI

(Scandiano, 5 gennaio 1943 – Reggio nell’Emilia,14 febbraio1992) è stato un fotografo italiano.

Inizia a fotografare nel 1970 confrontandosi con artisti concettuali e ricercando segni nei paesaggi naturali e segni artificiali nell’opera umana e nel paesaggio stesso (manifesti, insegne ma anche cartine geografiche). Dal 1980, sollecitato da Vittorio Savi, si confronta con la fotografia di architettura nel territorio. In particolare fotograferà per lo stesso Savi, per Aldo Rossi, Paolo Zermani.

Negli stessi anni stringerà amicizia con lo scrittore Gianni Celati. I suoi paesaggi sono sospesi, non realistici, per certi versi metafisici, spesso privi di figure umane ma mai privi dell’intervento dell’uomo sul paesaggio. Le sue foto sono generalmente a colori. L’uso di colori delicati e non saturi è fondamentale nella sua poetica e nasce dalla stretta collaborazione con il suo stampatore Arrigo Ghi.

Di notevole spessore gli scatti dello studio bolognese di via Fondazza del pittore Giorgio Morandi . Autore di copertine di numerosi album per la RCA sia di musica classica che di artisti italiani come Lucio Dalla, Gianni Morandi, Luca Carboni, CCCP Fedeli alla linea (Epica Etica Etnica Pathos), Stadio, Ciao Fellini, Robert & Cara e altri. Elisabetta Sgarbi ha presentato al Festival di Venezia del 2009 un film sul fotografo di Scandiano intitolato Deserto Rosa.

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